lunedì 14 dicembre 2015

LAVORO DI GRUPPO SUI NODI












COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE

COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE

Definizione:
La competenza Imparare ad Imparare è l'abilità d i avere costanza nell'apprendimento, saperlo
gestire in termini di tempo e delle informazioni sia in gruppo che in maniera individuale.
Questa competenza consiste nella consapevolezza del proprio processo di apprendimento e
nell'individuare quali strategie adottare per superare le difficoltà ed apprendere in modo efficace.
Essa comporta l'acquisizione, l'elaborazione e l'assimilazione di nuove conoscenze e abilità;
permette di generalizzare le conoscenze acquisite e di saperle riutilizzare in vari contesti di vita.
Gli elementi essenziali per acquisire questa competenza sono: la motivazione e la fiducia.
Conoscenze, abilità e attitudini legate a tale competenza
Conoscenze: consapevolezza delle proprie abilità con punti di forza e di debolezza e saper cercare
gli strumenti necessari.
Abilità: l'alunno ,partendo dalle abilità di base, deve saper acquisire nuove conoscenze, essere in
grado di organizzare il proprio apprendimento e autovalutarsi.
Attitudini:consiste nella motivazione e fiducia per perseverare nell'apprendimento per tutta la vita.
Saper affrontare e risolvere i problemi.La voglia di applicare quanto imparato tiene alta la
motivazione all'apprendimento.

7. SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

7. SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

Definizione: tradurre le idee in azione attraverso un progetto e la sua realizzazione.

Tutto questo attraverso:
-       Creatività
-       Innovazione
-       Assunzione di rischi
-       Capacità di pianificare e gestire progetti.

Tutto questo serve per avere:
-       Consapevolezza del contesto
-       cogliere le opportunità
-       Consapevolezza dei valori etici


COMPETENZA: senso di iniziativa e di imprenditorialità

CONOSCENZA: abilità di identificare le opportunità (identificare la propria realtà e agire per migliorarla/conoscere la realtà e gli strumenti)

ABILITA’:
      - gestione progettuale (saper progettare)
      - capacità di negoziazione
      - capacità di discernere punti deboli e forti

ATTITUDINE:
-       Motivazione

-       determinazione

8° COMPETENZA “ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI”


8° COMPETENZA “ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI”
Sintesi in 5 punti:

1.     DEFINIZIONE: Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa nei diversi ambiti della comunicazione ( musica, arte, spettacolo, letteratura e arti visive )

2.      PRESUPPOSTO: Conoscere la cultura locale, nazionale, europea e la sua collocazione nel mondo

3.     E’ ESSENZIALE:  Conoscere le principali opere, cogliere le diversità culturali, l’importanza di preservarle e di apprezzare il “bello” anche nella quotidianità

4.      ABILITA’ E ATTITUDINI: Valutare ed apprezzare le opere d’altri, dare espressione alla propria creatività basandosi anche sulle proprie capacità innate,  correlare il proprio punto di vista con quello altrui, creare occasioni ed eventi culturali


5.      CONCLUSIONE: Questa competenza è utile e spendibile in molti contesti professionali; è la base per un atteggiamento di apertura verso il diverso e alla partecipazione alla vita culturale

giovedì 10 dicembre 2015

MATERIALE GRUPPO:

7. SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

Definizione: tradurre le idee in azione attraverso un progetto e la sua realizzazione.

Tutto questo attraverso:
-       Creatività
-       Innovazione
-       Assunzione di rischi
-       Capacità di pianificare e gestire progetti.

Tutto questo serve per avere:
-       Consapevolezza del contesto
-       cogliere le opportunità
-       Consapevolezza dei valori etici


COMPETENZA: senso di iniziativa e di imprenditorialità

CONOSCENZA: abilità di identificare le opportunità (identificare la propria realtà e agire per migliorarla/conoscere la realtà e gli strumenti)

ABILITA’:
      - gestione progettuale (saper progettare)
      - capacità di negoziazione
      - capacità di discernere punti deboli e forti

ATTITUDINE:
-       Motivazione

-       determinazione
MATERIALI CORSO DEL 10-12-2015

BIBLIOGRAFIA:


COMOGLIO, M., CARDOSO, M. A., lnsegnare e apprendere in gruppo, LAS, ROMA, 1996.
COMOGLIO, M., Educare insegnando, LAS, ROMA, 1998.
BROPHY, J., insegnare a siudenli con problemi, LAS, ROMA, 1999
i-IANDY, C., The age of unreason, LONDON, 1989
COMOGLIO, M., ll peer iuloring, LAS, ROMA, in pubblicazione.
JOHNSON, D., JOHNSON, R., HOLUBEC, E., Apprendimenlo cooperalivo in classe, ERICKSON,
TRENTO.
SHARAN, Y., SHARAN, S., Gli alunni fanno ricerca, ERICKSON, TRENTO.
CHOEN, E., Organizzare igruppi cooperalivi, ERICKSON, TRENTO.
TOPPING, K., Tuloring, ERICKSON, TRENTO.
JOHNSON, D. W., & JOHNSON, R. T. (1987). Learning logelner and alone. Englewoool Clifis, NJ:
Pren†ice-Hall.
JOHNSON, D. W., 8. JOHNSON, R. T. (1994). Learning †oge†her. In S. SHARAN (Ecls.), Handbook of
cooperalive learning melnods. (pp-51-65). Weslporl. CN: The Greenwood Press.
JOHNSON, D., JOHNSON, R., HOLUBEC, E., 8. ROY, P. (1984). Circles of learning. Alexandria, VA:
Associafion iorSupenfision and Curriculum Development
YAGER, S., JOHNSON, D. W., & JOHNSON, R. (1985). Oral discussion, group-†o-individual
†ransier, and achievemenl in cooperaiive learning groups. Journal of Educallonal
Psychology. 77, 60-66.
GENTILE, M., Effeili prosociali, cognilivi e molivazionali del Cooperalive Learning, Tesi di
do††ora†o, UPS, Roma, 2000.
PA\/ARlN D., Apprendere in relazione e apprendere relazioni: il Cooperalive Learning, Tesi
di Laurea in Scienze del|*Educazione, Universi†a degli S†ucli di Padova, a.a. 1997-1998.
SCORZONI, P., ELLERANI, P. G., PAVAN, D., ll Cooperalive Learning “made in l†aly“, in ISRE
Rivis†a Quadrirnes†rale, n. 2, anno 1997, pp. 93-101.


giovedì 15 ottobre 2015

INCONTRO FORMAZIONE MAGGIO 2015


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INCONTRO FORMAZIONE DEL 15 OTTOBRE 2015


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PER INSERIRE TESTO E APPUNTI

GRUPPO INFANZIA    "le signore in giallo" CLICCA QUI 

GRUPPO PRIMARIA 1 "innovative"  CLICCA QUI  

GRUPPO PRIMARIA 2  "lego" CLICCA QUI 

GRUPPO MEDIE 1  "la relatività" CLICCA QUI

GRUPPO MEDIE 2 "misto.... fritto" CLICCA QUI 

GRUPPO MEDIE 3 "le tate di luca" CLICCA QUI

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martedì 31 marzo 2015

PINOCCHIO dal cap. XVII

PINOCCHIO




PER IL TESTO COMPLETO:  COLLODI LIBRO .PDF

PER AUDIOLIBRO: COLLODI .MP3

DA PINOCCHIO CAPITOLO XVII

– E ora le quattro monete dove le hai messe? – gli do-
mandò la Fata.
– Le ho perdute! – rispose Pinocchio; ma disse una bu-
gia, perché invece le aveva in tasca. Appena detta la bugia,
il suo naso, che era già lungo, gli crebbe subito due dita di
più.
– E dove le hai perdute?
– Nel bosco qui vicino.
A questa seconda bugia il naso seguitò a crescere.
– Se le hai perdute nel bosco vicino, – disse la Fata, –
le cercheremo e le ritroveremo: perché tutto quello che si
perde nel vicino bosco, si ritrova sempre.
– Ah! ora che mi rammento bene, – replicò il buratti-
73no, imbrogliandosi, – le quattro monete non le ho perdute,
ma senza avvedermene le ho inghiottite mentre bevevo la
vostra medicina.
A questa terza bugia, il naso gli si allungò in un modo
così straordinario, che il povero Pinocchio non poteva più
girarsi da nessuna parte. Se si voltava di qui batteva il naso
nel letto o nei vetri della finestra, se si voltava di là, lo bat-
teva nelle pareti o nella porta di camera, se alzava un po’
di più il capo, correva il rischio di ficcarlo in un occhio alla
Fata.
E la Fata lo guardava e rideva.
– Perché ridete? – gli domandò il burattino, tutto con-
fuso e impensierito di quel suo naso che cresceva a occhia-
te.
– Rido della bugia che hai detto.
– Come mai sapete che ho detto una bugia?
– Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! perché
ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le
gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per
l’appunto è di quelle che hanno il naso lungo.
Pinocchio, non sapendo più dove nascondersi per la
vergogna, si provò a fuggire di camera; ma non gli riuscì.
Il suo naso era cresciuto tanto, che non passava più dalla
porta.

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